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martedì 8 maggio 2007

Agricoltura Biologica

Negli anni precedenti il secondo conflitto mondiale l'agricoltura applicava tecniche agricole “tradizionali” in cui l'esperienza contadina tramandata di padre in figlio dimostrava una conoscenza empirica e tuttavia avanzata di gestione del territorio agricolo.

Le coltivazioni prevedevano infatti la rotazione colturale, l'integrazione tra agricoltura ed allevamento, l'utilizzazione di tecniche di aratura che salvaguardavano la struttura del suolo, la realizzazione di siepi frangivento per la delimitazione dei confini. Queste ed altre caratteristiche contribuivano alla buona gestione complessiva del territorio, salvaguardando al tempo stesso la biodiversità ed esercitando una forma di manutenzione diffusa del territorio.

Il dopoguerra ha segnato la rottura di questo equilibrio: il ricorso sempre più massiccio a pesticidi e fitofarmaci, le tecniche di aratura profonda, la coltivazione di specie non autoctone, con rese più alte ma con necessità maggiori di acqua e fertilizzanti e più deboli alle malattie, hanno comportato l'aumento delle pressioni sul paesaggio e sull'ambiente e spesso una qualità organolettica dei prodotti inferiore rispetto alle specie locali, meglio adattate al clima e più resistenti.


In questi ultimi anni si è però registrata una parziale inversione di tendenza:
- i consumatori sempre più spesso chiedono prodotti sani, senza residui di pesticidi ed altre sostanze chimiche, che siano più rispettosi dell'ambiente. Gli acquisti cominciano infatti ad orientarsi verso prodotti che puntano alla qualità piuttosto che alla quantità
;

- i consumatori sono disposti a spendere magari qualcosa in più pur di comprare prodotti sani: si richiede all'agricoltura di tornare a ricoprire il ruolo che aveva in passato. In questo senso, quindi, viene vista come parte del sistema naturale, che lavora in armonia e non in competizione con esso, contribuendo alla sua protezione e miglioramento.

L'agricoltura biologica non prevede il ricorso a concimi chimici, la lotta alle malattie ed agli infestanti viene attuata scegliendo la coltivazione di specie locali più robuste e praticando la lotta biologica, cioè utilizzando i predatori naturali per combattere gli organismi infestanti.

(Fonte: Dizionario per l'Educazione Ambientale - 100 parole per l'Ambiente)

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