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venerdì 20 marzo 2009

UE lancia campagna a favore del consumo responsabile

Dimas: oltre a preservare l’ambiente si stimola l’economia
La Commissione Europea ne è convinta: consumare ecologico è una scelta che ognuno di noi dovrebbe fare per salvare il Pianeta.

Al via allora il “Ratail Forum” lanciato dalla Commissione Europea, l’organo esecutivo della Comunità Europea, e dal Commissario per l’Ambiente Stavros Dimas. Alla presentazione del Forum, Starvos Dimas ha sottolineato l’importanza delle scelte di tutti i giorni per ridurre la nostra impronta ecologica sul pianeta: “Quello che consumiamo può avere un grande impatto sull’ambiente. Per esempio, il settore degli alimentari e delle bevande, dal campo alla nostra tavola, è responsabile per il 23 per cento del consumo di risorse ambientali e gli imputabile il 18 per cento delle emissioni di gas serra”.
La vendita al dettaglio di prodotti ecologici potrebbe essere anche un'interessante via per stimolare l’economia: una recente ricerca della UE ha evidenziato come il 75 % del campione statistico sia disposto a comprare prodotti più amici dell’ambiente anche se questi dovessero aumentare di prezzo.
L’obiettivo del forum è quello di raccogliere i protagonisti del commercio al dettaglio e di tutti coloro che sono interessati all’ambiente: cittadini, organizzazioni ambientaliste, produttori e gruppi di consumatori per trovare soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale in tutta la filiera produttiva.
Anche l’informazione ai consumatori, sottolinea la UE è un importante fattore capace di cambiare le sorti del pianeta. D’altra parte è innegabile che il mercato dei prodotti biologici ed etici non conosce crisi. "I commercianti al dettaglio - ha commentato Dimas - possono dare un grosso contributo allo sviluppo di modelli di consumo e di produzione eco-sostenibili, attraverso i prodotti che scelgono di vendere e promuovere''.
Nel circolo virtuoso che mischia economia e rispetto per l’ambiente, il commissario ambientalista fa notare che la reputazione dei venditori al dettaglio – quelli più colpiti, per intenderci dai temutissimi boicottaggi – hanno tutto l’interesse di agire e mostrarsi come paladini della cura dell’ambiente.
Il forum lanciato oggi, dunque non è dedicato solo agli ambientalisti, ma è un terreno fertile anche per quelle imprese che presto o tardi, a causa della sempre più stringente regolamentazione nazionale e comunitaria in materia di ambiente e sicurezza alimentare, dovranno essere pronte a prendersi cura delle risorse energetiche, ma anche di acqua e biodiversità.
Il commissario alla Tutela dei consumatori Meglena Kuneva ha aggiunto: ''Se vogliamo promuovere l'acquisto 'verde' la scelta sostenibile deve essere una scelta facile”, in pratica serve un' informazione piu' chiara riguardo al singolo prodotto e all'opportunità di acquisto verde non solo offerta come una costosa alternativa al tradizionale mercato.

Fonte: BuoneNotizie.it

Distretti ad Alta Sostenibilità II


La Scala di Itaca


Il protocollo sintetico Itaca, messo a punto dall'Istituto per l'innovazione e la trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale, stima il livello di qualità ambientale di un edificio misurandone le prestazioni rispetto a 12 criteri e 8 sottocriteri relativi al consumo di risorse e ai carichi ambientali (emissioni di CO2 e rifiuti).
Per ogni criterio e sottocriterio, l'edificio riceve un punteggio da -1 a +5 sulla seguente scala di valutazione:

-1 L'immobile mostra una prestazione ambientale inferiore allo standard e alla pratica corrente.
0 E' la prestazione minima accettabile definita da leggi o regolamenti vigenti o, in caso non vi siano regolamenti di riferimento, rappresenta la pratica corrente.
+1 Il miglioramento rispetto alla pratica corrente è moderato.
+2 Registra un miglioramento effettivo della prestazione.
+3 C'è un significativo miglioramento: è da considerarsi la best practice.
+4 Il progetto mostra un moderato incremento della pratica corrente migliore.
+5 La prestazione è considerevolmente migliore rispetto alla best practice e viene considerata di carattere sperimentale.




Fonte: NOVA de Il Sole 24 Ore del 05 Marzo 2009


Distretti ad Alta Sostenibilità


Le Percentuali della Compatibilità

Una certificazione in quattro.
Il Leed (Leadership in Energy and Environmental Design) è un sistema di progettazione e rating degli edifici elaborato negli USA nel 1998 dallo US Green building Council, oggi utilizzato in 14 mila progetti in oltre 60 Paesi per lo sviluppo dell'edilizia verde. Il processo Leed inizia con la stessa progettazione che prevede la registrazione del progetto e simulazioni delle sue performance ambientali con un modello informatico. I livelli di certificazione assegnati su una scala di 69 punti sono 4: Base (26-32 punti), Argento (33-38 punti), Oro (39-51 punti), Platino (52-69 punti). Il voto è assegnato sulla base di 6 parametri con specifici pesi percentuali:

  1. Sostenibilità: meno rifiuti. Gli edifici certificati devono essere costruiti sulla base di un piano di smaltimento che riduca la produzione di rifiuti e impieghi materiali riciclati o prodotti localmente. 14 punti
  2. Materiali: locali e naturali. Gli edifici costruiti con l'impiego di materiali naturali, rinnovabili e locali, come il legno, ottengono un punteggio maggiore. 13 punti
  3. Qualità Indoor: efficienza. Gli spazi interni devono essere progettati in modo tale da consentire una parità del bilancio energetico e favorire il massimo confort abitativo. 15 punti
  4. Efficienza Idrica: il recupero dell'acqua. La presenza di sistemi per il recupero dell'acqua piovana o di rubinetti con regolatori di flusso deve garantire la massima efficienza nel consumo dell'acqua. 5 punti
  5. Innovazione: progettazione. L'introduzione di innovazione o di tecnologie costruttive migliori rispetto alle best practices vengono premiate e incentivate dal sistema. 5 punti
  6. Energia: taglio in bolletta. L'utilizzo migliore dell'energia rinnovabile e locale riduce la bolletta energetica degli edifici e quindi il quantitativo di emissioni di CO2 in atmosfera. Negli USA, gli immobili Leed emettono ogni anno 350 tonnellate di CO2 in meno rispetto a quelli tradizionali con un taglio del 32% delle bollette.
Fonte: NOVA de Il Sole 24 Ore del 05 Marzo 2009

Il Decalogo di LifeGate


  1. Illumina e risparmia: le vecchie lampadine al tungsteno utilizzano solo il 5% dell'energia che consumano; il restante 95% lo buttano via in calore. Quelle a risparmio energetico durano 10 volte di più e consumano un quinto, fanno risparmiare fino a 60 euro e 70 kg. di CO2 l'anno!
  2. Differenziati: differenziare i rifiuti è molto importante, facciamolo sia a casa che al lavoro. La raccolta differenziata consente di riciclare una grande quantità di rifiuti. Riciclando una sola lattina, ad esempio, si risparmia tanta energia quanta ne servirebbe per tenere acceso un monitor da 14 pollici per 3 ore!
  3. Rispetta la carta: preferiamo la carta riciclata; inquina meno e rispetta gli alberi. Per produrla si risparmia il 20% di CO2. Per questo motivo il 90% dei quotidiani in Italia sono stampati su carta riciclata.
  4. Attento alle luci rosse: siamo abituati ad utilizzare stereo, televisore, computer, lettore dvd in modalità di preaccensione (stand by). Questo incrementa la bolletta dell'energia elettrica di 75-150 euro all'anno. Spegnamoli quando non li usiamo. Ci sarà grato l'ambiente ed il portafogli!
  5. Scegli i gradi giusti: in inverno è sufficiente mantenere il termostato a 18-20° e mettere un maglione più pesante. In estate idem: meglio non scendere mai sotto i 26-24°, ne gioverà anche la nostra salute.
  6. Usa l'energia del sole: la luce del sole, la forza del vento o dell'acqua, il calore della terra sono risorse rinnovabili che non inquinano e sono sempre disponibili. Evitiamo inutili emissioni di CO2 scegliendo energie rinnovabili.
  7. Usa il mezzo giusto: in Italia ciascun abitante emette, ogni anno, circa 2 tonnellate (!!!) di CO2 solo per spostarsi. Il 46% delle emissioni di CO2 viene proprio dalle auto private. Cambiamo modo di viaggiare, con mezzi pubblici, ad esempio, quando possibile.
  8. Viaggia "eco": se non possiamo fare a meno dell'auto, proviamo a condividere il viaggio con dei colleghi. Ogni veicolo emette da 120 a 400 grammi di CO2 per chilometro (!!!). Risparmiamo così CO2 e soldi con il sistema di "car-pooling".
  9. Ricaricati: preferiamo le pile ricaricabili! durano da 500 a 1000 cicli e non inquinano come le usa e getta che, per essere prodotte, consumano 200 volte l'energia che contengono. L'80% di queste finisce nella spazzatura normale contaminandola e non sono assolutamente riciclabili.
  10. Fai la spesa giusta: per risparmiare CO2 dobbiamo diventare consumatori consapevoli e stare attenti a ciò che compriamo. Meglio preferire prodotti ecologici, possibilmente con poco imballaggio, meglio se in materiale riciclato o a basso impatto ambientale.
In ogni caso prendiamo l'abitudine di non lasciare l'acqua del rubinetto scorrere metre ci laviamo i denti o facciamo le normali abluzioni mattutine o serali, non esageriamo con i gradi del termostato o del condizionatore sia in casa che al lavoro, non riponiamo nel frigo i cibi ancora caldi.

Fonte: NOVA de Il Sole 24 Ore del 16 Febbraio 2009

venerdì 13 febbraio 2009

Biocomposter nel Comune di Capannoli

Altro Comune virtuoso, vicino al Comune di Peccioli, è quello di Capannoli.
Una iniziativa su tutte è quella del Biocomposter.
Vi scrivo l'articolo preso dal sito ufficiale del Comune:

IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO. COS’È.
Tutta la sostanza organica che si deposita sul suolo viene lentamente decomposta da microrganismi presenti nel terreno e ciò che non viene liberato sotto forma di acqua o anidride carbonica si trasforma in humus (terriccio). L´humus, che via via si forma nel terreno, costituisce una riserva di nutrimento per le piante ed assicura una costante fertilità al terreno. Il "compostaggio domestico" non è altro che la riproduzione di questo processo e costituisce il modo migliore per riciclare e restituire al proprio ciclo naturale il materiale organico (scarti della preparazione dei pasti) e i piccoli residui della lavorazione e manutenzione di orti e giardini (erba, foglie, ecc.)

I BENEFICI AMBIENTALI
Il compostaggio contribuisce alla risoluzione del problema dei rifiuti in quanto il rifiuto organico è circa il 30-40% del rifiuto prodotto. Riciclandolo in proprio si diminuiscono i costi di smaltimento dovuti all´uso delle discariche, riducendo l´inquinamento dell´atmosfera, gli odori e il percolato da esse prodotti. Inoltre, basta fermarsi un attimo a pensare a quanti avanzi di cucina gettiamo solitamente nella pattumiera, o quanta erba raccogliamo ogni volta che tagliamo il prato del nostro giardino, per comprendere l´importanza che assume il compostaggio domestico per la riduzione delle quantità di rifiuti portati alle discariche o agli inceneritori

LE PRINCIPALI REGOLE DEL COMPOSTAGGIO
Preparazione del fondo
Disporre sul fondo tra il terreno e la base del biocomposter una rete metallica a maglie strette ripiegata sul bordo della base del biocomposter (previene la visita di roditori e di altri animali).
Posizionare alla base del biocomposter dei pezzetti di legno secco (va bene anche quello delle cassette della frutta) sufficientemente grossi, tali da permettere un flusso di aria dalla fessura o dal fondo forato, all’interno del biocomposter.
Disporre sul fondo costituito dai legni uno strato di terriccio da fiori che servirà come innesco per accelerare le fasi iniziali del compostaggio.
Il luogo
E´ preferibile posizionare il biocomposter nei pressi di alberi a foglie caduche, questo perchè in estate il biocomposter è protetto dai raggi solari, in inverno invece avrebbe raggi solari diretti.
Evitare di metterlo in terreni con ristagno di acqua
Umidità
Assicurare il livello ottimale di umidità, ombreggiando o annaffiando il compost solo quando è troppo secco.
Buona aerazione
Garantire la presenza di ossigeno, inserendo materiali che diano porosità, rivoltandolo con un bastone o altro attrezzo quando necessario.
Buona mescolatura
Inserire materiale adeguato e vario, alternando scarti secchi a scarti di cucina

ELENCO DEI RIFIUTI COMPOSTABILI E INDICAZIONI PRATICHE
Scarti di frutta e verdura, scarti vegetali di cucina;
Fiori tagliati o appassiti, piccole piante;
Pane raffermo o ammuffito, gusci d’uova e ossa;
Fondi di caffè, filtri di tè;
Foglie e sfalci d´erba;
Rametti, trucioli, cortecce e potature;
Carta comune, cartone, fazzoletti di carta, carta da cucina, salviette e simili ;
Bucce di frutta
Problemi e soluzioni
Cattivo odore: si produce per eccesso di azoto e liberazione dello stesso in forma ammoniacale; condizioni anaerobiche (assenza di ossigeno, per scarsa densità, abbondanza di umidità) con putrefazioni e produzione di sostanze che producono odori sgradevoli
Accorgimenti: aggiungere e mantenete una giusta porosità nel materiale per mezzo di una opportuna aggiunta di materiali come:trucioli di legno, foglie secche, cartone strappato sommariamente.

AGEVOLAZIONI E RIDUZIONE TRSU:
Con delibera di C.C. n. 26 del 28/03/03 questa Amministrazione ha introdotto una riduzione del 10% della Tassa Smaltimento Rifiuti, per le abitazioni i cui occupanti dimostrino di procedere al compostaggio dei rifiuti domestici mediante l’utilizzo di appositi contenitori forniti gratuitamente dal Comune. L’agevolazione sarà concessa su domanda dell’interessato previa verifica del corretto utilizzo del contenitore da parte degli organi preposti

Vi sembra difficile mettere in pratica una soluzione di questo tipo???

(fonte: sito ufficiale Comune di Capannoli)
http://www.altavaldera.it/comune.php?id_news=299&id_sezione=5&id_unita=45

Tutti credevano che Wall-e, l'ultimo personaggio uscito dal cappello della Pixar, lo studio della Walt Disney, fosse frutto della fantasia. Invece esiste per davvero. Già muove per la strada con agilità, spalanca il suo cassetto, carica i sacchetti e procede – grazie alla sua intelligenza software – verso il prossimo obiettivo.
Siamo forse a Tokyo, la capitale della robotica?
No, siamo a Peccioli http://valdera.org/it/peccioli.php, in Toscana.

In queste stradine medievali, fra poco più di due mesi, il Wall-e italiano – concepito, nato e cresciuto alla Scuola Sant'Anna della vicina Pisa – si metterà sul serio al lavoro. Questo Comune di cinquemila anime, che sulla sua discarica si è già costruito una reputazione (e una ricchezza), si prepara nuovamente a innovare. Ancorché nella spazzatura.
In realtà, i Wall-e debuttano in due modelli. Alla Sant'Anna li chiamano Dustbot: il primo, Dustclean, spazza da solo le strade e aspira i rifiuti. Il secondo, DustCart, che ha una vaga rassomiglianza a un omino di neve seppur verde e su due ruote, si occuperà della raccolta differenziata.

Per prenotarlo, chi abita a Peccioli potrà telefonare o un inviare un sms al suo centro di controllo. Il robottino riceverà via radio destinazione e mappa di percorso e si metterà in moto, attivando il suo sottosistema di orientamento Gps, i sensori a ultrasuoni e lo scanner laser (per individuare ostacoli, passanti, gradini invalicabili). Un quasiasi problema di percorso lo aggirerà, riprendendo il cammino fino a destinazione finale. E qui il cittadino batterà il codice identificativo sullo schermo del Wall-e made in Italy, selezionerà il tipo di rifiuto che vuole scaricare e il cassetto-pancia di DustCart, spalancandosi riceverà il sacchetto. Per poi tornare al centro di raccolta e, infine, alla stazione di ricarica automatica.

È solo l'ultima puntata di una storia incredibile. Nell'87, il Comune decide di bonificare una discarica abusiva costruita in una piccola valle nascosta. Ma ci ripensa e fa il contrario: adottando le precauzioni possibili, la trasforma in una discarica ufficiale. Nei primi anni 90, con la crisi della spazzatura a Firenze, Peccioli – importando monnezza a 90mila lire alla tonnellata – si fa ricca.
Il sindaco Renzo Macelloni, dell'allora Pds, investe quei soldi in servizi alla cittadinanza: un centro anziani, un centro culturale, parcheggi, anagrafe telematica e la più bassa pressione fiscale della regione.

E oggi, nell'era della spazza-robotica, Peccioli (che si pronuncia Pèccioli) resta all'avanguardia. «Stiamo provando una prima macchina di separazione molecolare – racconta Macelloni, oggi presidente della Belvedere, l'azienda che gestisce la discarica – l'impianto crea gas di sintesi e carbonizza i rifiuti, che poi possono essere selezionati. Vogliamo servircene per i rifiuti più vecchi, usando il gas e liberando spazio. Così contiamo di prolungare la vita della discarica, di recuperare i metalli e di aumentare la produzione energetica».

I robot intanto sono pronti. «Mancano solo alcune schede elettroniche che i nostri partner di StMicrolectronics stanno producendo», dice Barbara Mazzolai, project manager di Dustbot. La Robotech, uno degli spinoff della Sant'Anna, ci sta lavorando nel nuovo incubatore di Peccioli (ovviamente finanziato coi proventi della spazzatura). «A marzo potremo cominciare le sperimentazioni sul campo», assicura Paolo Dario, coordinatore del progetto. Ma i Dustbot guardano ancora più lontano.

Il primo prototipo di DustCart è già volato in Giappone. «Per l'esattezza all'Universal City Walk di Osaka, un grande shopping mall dove già si trovano dei robot antropomorfi di un nostro partner di ricerca, l'Atr, che dialogano con i clienti e danno informazioni», spiega Cecilia Laschi, docente di biorobotica, «Qui DustCart cercherà di aiutare le vecchiette o i bambini a portare i sacchetti della spesa». «Fin dall'inizio, nel gennaio del 2006, DustBot ha mosso un forte interesse, nazionale e internazionale – aggiunge Laschi – ci hanno messo gli occhi addosso un po' tutti, dai Comuni italiani fino ai centri di ricerca asiatici. E questo ha finito per farci accelerare i tempi».

Il tour è impegnativo. Dopo Peccioli, sarà la volta di Pontedera, poi Massa, quindi Bilbao in Spagna e Orebro in Svezia. E infine, nella Tomorrow City di Incheon in Corea e a Tokyo.
Passo dopo passo, DustCart arricchirà le sue funzioni: «Non solo come raccoglitore di rifiuti differenziati, ma anche come stazione mobile per l'analisi della qualità dell'aria negli ambienti urbani, come punto informativo sui servizi pubblici, l'inquinamento, le previsioni del tempo, i trasporti». Il piccolo Wall-e italiano è un robot mobile semi-autonomo general-purpose: le sue applicazioni, possono essere limitate solo dalla fantasia. Può accompagnare e guidare anziani e, in futuro, persino tenerne sotto controllo lo stato di salute attraverso i suoi sensori. Potrà avvertire anomalie nell'ambiente urbano e segnalarle.
Alla fine i due Wall-e italiani – nati a Pontedera e cresciuti a Peccioli – diventeranno adulti. Forse meno sognanti e divertenti del personaggio animato ma, di sicuro, ben più utili e servizievoli.

(fonte: nòva del 15 gennaio 2009 - inserto de Il Sole 24 Ore)

M’ILLUMINO DI MENO 2009: Giornata del Risparmio Energetico



Per il quinto anno consecutivo Caterpillar, il noto programma di Radio2 in onda tutti i giorni dalle 18 alle 19.30, lancia per il 13 febbraio 2009 M'illumino di meno, una grande giornata di mobilitazione internazionale in nome del risparmio energetico.

Dopo il successo delle passate edizioni, i conduttori Cirri e Solibello chiederanno nuovamente ai loro ascoltatori di dimostrare che esiste un enorme, gratuito e sotto utilizzato giacimento di energia pulita: il risparmio. L'invito rivolto a tutti è quello di spegnere le luci e tutti i dispositivi elettrici non indispensabili il 13 febbraio 2008 dalle ore 18.

Nelle precedenti edizioni M'illumino di meno ha contagiato milioni di persone impegnate in un'allegra e coinvolgente gara etica di buone pratiche ambientali. Semplici cittadini, scuole, aziende, musei, gruppi multinazionali, società sportive, istituzioni, associazioni di volontariato, università, commercianti e artigiani hanno aderito, ciascuno a proprio modo, alla Giornata del Risparmio. Lo scorso anno il “silenzio energetico” coinvolse simbolicamente le piazze principali in Italia e in Europa: a Roma il Colosseo, il Pantheon, la Fontana di Trevi, il Palazzo del Quirinale, Montecitorio e Palazzo Madama, a Verona l'Arena, a Torino la Basilica di Superga, a Venezia Piazza San Marco, a Firenze Palazzo Vecchio, a Napoli il Maschio Angioino, a Bologna Piazza Maggiore, a Milano il Duomo e Piazza della Scala ma anche Parigi, Londra, Vienna, Atene, Barcellona, Dublino, Edimburgo, Palma de Mallorca, Lubiana si sono “illuminate di meno”, come altre decine di città in Germania, in Spagna, in Inghilterra, in Romania.

Molte città italiane si sono mobilitate per coinvolgere i comuni gemellati all'estero: un passaparola virtuoso che, anche tramite il coinvolgimento delle ambasciate, ha consentito di spegnere luci davvero in ogni parte del mondo. Dopo il successo europeo dell'edizione 2008, per il 2009 vorremmo dar spazio non solo alle istituzioni ma soprattutto ai cittadini d'Europa, invitando tutti, insegnanti, sportivi, professionisti, associazioni, a creare gemellaggi inediti tra categorie o tra singoli individui diffondendo la campagna di sensibilizzazione oltre confine.

La campagna di M'illumino di meno 2009 inizierà il 7 gennaio e si protrarrà fino al 13 febbraio, dando voce al racconto delle idee più interessanti e innovative, in Italia e all'estero, per razionalizzare i consumi d'energia e di risorse, dai piccoli gesti quotidiani agli accorgimenti tecnici che ognuno può declinare a proprio modo per tagliare gli sprechi. Sul sito internet del programma www.caterueb.rai.it, sarà possibile segnalare la propria adesione alla campagna, precisando quali iniziative concrete si metteranno in atto nel corso della giornata, in modo che le idee più interessanti e innovative servano da esempio e possano essere riprodotte.

La redazione di Caterpillar

caterpillar@rai.it - www.caterueb.rai.it

BUONE NOTIZIEEEEEE!!!!!

Ebbene si!
Sono un pò stanca di notizie catastrofiche e tremende...
Ascoltando Caterpillar su Radio 2 e leggendo l'inserto NOVA del Sole 24 ore ho scoperto tantissimi esempi di cose buone in ambito qualità, ambiente e sicurezza.
Esempi da imitare, non necessariamente costosi e che renderebbero il nostro meraviglioso pianeta più vivibile.
Inoltre, chi rispetta l'ambiente, chi si prodiga per la qualità e per la sicurezza è più felice, più buono e, perché no, anche un pò più bello!!!! :-) ridiamoci su!
Ho deciso di dedicare uno spazio alle buone notizie inerenti la qualità, l'ambiente e la sicurezza:
riporterò e vi informerò su quelle che sono le cose belle e buone che noi umani possiamo fare...
Comuni virtuosi, aziende attente e così via....
Se avete anche voi esempi di buone pratiche, segnalatemelo: lo pubblicherò sul blog con il vostro nome e cercheremo, insieme, di dare forza ai "BUONI".
Rispettare l'ambiente si può! Operare in qualità e sicurezza si può! Diciamolo a tutti ok??
Ciaoooooo

venerdì 16 gennaio 2009

Testo Unico Ambientale: D. Lgs. 152/06

Testo Unico Ambientale:
http://www.parlamento.it/leggi/deleghe/06152dl.htm

Allegati al Testo Unico Ambientale:
http://www.parlamento.it/leggi/deleghe/06152dl6.htm#Allegati

Decreto legislativo 81/08: Testo Unico

Clicca sul link per scaricare il Testo Unico per la sicurezza dei lavoratori:
D. Lgs. 81/08
http://www.lavoro.gov.it/NR/rdonlyres/0D78BF49-8227-45BA-854F-064DE686809A/0/20080409_Dlgs_81.pdf


Rinnovabili: nuove facilitazioni per impianti fino a 1 MW


Partono le nuove facilitazioni a sostegno della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili con impianti di piccola taglia, fino a 1 MW di potenza. Lo ha fatto sapere l'Autorità per l'energia elettrica ed il gas che ha introdotto un nuovo regime semplificato per l'energia elettrica prodotta ed immessa in rete che prevede un unico prezzo fisso incentivante, la cosiddetta tariffa fissa onnicomprensiva ed un interlocutore unico con il quale stipulare le convenzioni.

La tariffa fissa onnicomprensiva, che comprenderà sia le componenti remunerative di mercato che quelle di incentivazione vere e proprie, sarà infatti garantita da un unico soggetto nazionale, il GSE (il Gestore dei Servizi Elettrici), e non più dai diversi distributori territoriali, in maniera frammentata.

I produttori, potranno concludere con il GSE una convenzione di ritiro dell'energia elettrica immessa secondo procedure uniche per tutto il sistema elettrico nazionale, basate su specifiche tecniche verificate dall'Autorità. La tariffa fissa onnicomprensiva non si applica al fotovoltaico che usufruisce già da tempo di altri sistemi di incentivazione.

L'Autorità, inoltre, ha esteso la possibilità di aderire al meccanismo di scambio sul posto agli impianti di potenza fino a 200 kW entrati in esercizio dopo il 31 dicembre 2007 ai quali si applicheranno le regole già in vigore dal 1° gennaio 2009 per gli impianti da fonti rinnovabili di potenza fino a 20 kW. Si completa così il quadro normativo previsto dalle leggi n. 222/07 e n. 244/07 e attuato dal decreto interministeriale del 18 dicembre 2008.

Considerando che il sistema di incentivazioni determina anche un onere sostenuto dai clienti finali, l'Autorità ha vigilato e continuerà a vigilare a garanzia degli utenti del sistema elettrico circa il corretto ammontare di tale onere e il corretto accesso dei produttori al sistema di incentivazione, pure attraverso un programma di capillari verifiche sugli impianti. Le novità fanno parte della delibera ARG/elt 1/09 (disponibile sul sito www.autorita.energia.it), adottata a seguito del decreto interministeriale DI DICEMBRE 2008.

Oltre a questa novità l'Autorità si è mossa prendendo ulteriori provvedimenti nel settore come ad esempio, le nuove regole per la connessione alla rete degli impianti di produzione (Testo integrato della connessioni attive - delibera ARG/elt 99/08), attive dal 1° gennaio 2009, ma anche il regolamento per la risoluzione di controversie tra produttori da fonti rinnovabili e gestori di rete nell'ambito della connessioni alle reti elettriche (delibera ARG/elt 123/08), le regole per il ritiro dedicato dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (delibera n. 280/07), attive dall'1 gennaio 2008, le nuove regole per la gestione dello scambio sul posto (delibera ARG/elt 74/08), attive dall'1 gennaio 2009 e le nuove regole per il trattamento delle immissioni di energia elettrica (delibera ARG/elt 178/08).

(Federico Baglivi) Fonte: www.ambientenergia.info